Caritas Rimini da anni segue direttamente alcuni anziani, spesso soli, con esigenze di cura, ascolto, trasporto, sostegno psicologico e medico. “Non più soli, ATARCORD”, accanto ad un impatto diretto e strettamente rivolto e beneficiari fragili e potenzialmente vulnerabili, vuole anche unire ulteriore valore sociale con un taglio culturale e di intenso scambio intergenerazionale.
Per narrare il progetto “Non più soli, ATARCORD”, che ha visto collaborare fianco a fianco di Caritas le associazioni Anteas e Marinando, si è scelto di realizzare un docufilm dal titolo “Ti dirò di più”, affidando la regia a Stefano Bisulli, in collaborazione con Roberto Ballestracci. L’idea è quella di raccontare la vocazione turistica del Comune di Rimini iniziata alla fine del 1800, con il grand tour e la edificazione del Grand Hotel, per poi esplodere con il turismo di massa nei primi anni del dopoguerra e negli anni Sessanta del secolo scorso. Da quel momento nacquero nuovi mestieri collegati all’ospitalità e alla ristorazione, ma anche alla valorizzazione della marineria, della pesca, all’accoglienza in generale.
Perché il docufilm “Ti dirò di più”, con protagonisti tanti anziani riminesi?
Il rischio concreto che stiamo correndo oggi è che, con il venir meno delle persone che hanno dato vita a quegli anni – nei più diversi mestieri e nei diversi campi – si vada perdendo la Rimini delle piccole e grandi storie, degli aneddoti, dei personaggi. Da una parte inizia a mancare il racconto in prima persona dei protagonisti, anche a favore delle nuove generazioni, spesso troppo concentrate sui social, dall’altra l’anziano inizia a sentirsi inutile, non compreso, non ascoltato.
Il film è stato prodotto nell’ambito dell’iniziativa “Aiutare chi aiuta: un sostegno alle nuove fragilità” promossa da Caritas Italiana in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e vuole valorizzare la memoria locale: dopo guerra, il boom economico, i mestieri antichi, la città sparita, la linea gotica, la cultura del mare e della pesca, il territorio e le tradizioni, e ha offerto agli anziani la possibilità di raccontare, essere protagonisti.
Per realizzare il docufilm sono state intercettate persone di età superiore ai 75 anni, raccogliendo e filmando i loro ricordi e, a partire da questi, con la serata in oggetto, Caritas Diocesana ha voluto organizzare un incontro con la cittadinanza.
“Le memorie esposte in Ti dirò di più potrebbero essere le nostre perché la storia, oggi, la stiamo scrivendo noi, ciascuno di noi”, commenta Mario Galasso, direttore di Caritas diocesana Rimini. “Ecco allora la speranza che dalla visione della pellicola nasca la consapevolezza che la Rimini che conosceranno nel futuro dipende anche da noi, dalle nostre scelte, dai passi che decideremo di fare o non fare. Tra il dire e il fare c’è il primo passo. Un piccolo passo fa il grande passo nel cammino della storia”.
(Il Ponte)