Protagonista del cambiamento è una comunità consapevole.
La Caritas italiana, in quanto organismo pastorale, ha lo scopo di «promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art. 1 dello Statuto di Caritas Italiana).
All’amore preferenziale per i poveri e alla testimonianza della carità è dunque chiamata tutta la comunità cristiana, in ogni sua componente ed espressione. E la scelta preferenziale per gli ultimi si realizza non solo nell’aiuto concreto e immediato, ma anche in una “funzione pedagogica”, che costruisce cultura, reti e corresponsabilità. Programmi ed alleanze con attori sociali, privati e pubblici, permettono la realizzazione di progettualità di breve, medio e lungo termine.
Nella promozione della testimonianza della carità, Caritas Italiana opera su tre dimensioni fondamentali dello stile ecclesiale: la capacità di ascolto delle persone e di lettura dei segni dei tempi, la disponibilità ad accompagnare e a farsi accompagnare, la spinta a promuovere inclusione e partecipazione con competenza e creatività.
L’ascolto rende attenti alle sfide del momento. L’accompagnamento mette al centro la comunità, al servizio della persona. La spinta a promuovere inclusione e partecipazione mette in relazione con una pluralità di attori con i quali costruire alleanze e percorrere insieme un tratto di strada, mettendo ciascuno a disposizione del bene comune le proprie risorse.
Raccogliere il meglio di ciascuno è dunque l’orizzonte dell’azione pastorale, in una pluralità che ci spinge ad includere, a far partecipare, a far scoprire a ognuno la ricchezza umana di cui è portatore.